CATTEDRALE EX MECELLO

VIA CORNARO 1

BIGLIETTERIA

DA MAR A DOM 10.00 – 19.00

GUIA BESANA

“A FLARE IN THE POLAR NIGHT”

Location: NORVEGIA

Non capita tutti i giorni di vedere una sacerdotessa mettersi in spalla un fucile dopo aver celebrato la messa. Ma non è così inusuale per gli abitanti di Longyearbyen, il centro abitato più a nord del mondo, che si trova nell’arcipelago delle Svalbard. Una terra selvaggia e inospitale, coperta perlopiù dai ghiacci e condannata all’oscurità da metà ottobre a metà febbraio, dove gli orsi polari vivono allo stato brado e rappresentano un pericolo per l’uomo.

Camminando nella neve alta, con gli occhiali da sci abbassati sugli occhi per proteggerli dalle raffiche di vento, Siv Limstrand, sacerdotessa della chiesa di Longyearbyen e prima donna a ricoprire questa posizione nei cento anni di storia di queste chiese remote, ha problemi urgenti da affrontare. Il suo arrivo alle Svalbard nel 2019 ha coinciso con un periodo frenetico di cambiamento per questa isolata parrocchia. Due anni dopo, l’ultima miniera di carbone ancora in funzione a Longyearbyen avrebbe chiuso per ridurre le emissioni di CO2, ponendo fine a una lunga storia di miniere in Norvegia e costringendo la comunità a reinventarsi.

Ad aggravare il clima di incertezza nell’arcipelago è la grande inquietudine causata dal cambiamento climatico, che alle latitudini artiche procede a velocità doppia rispetto a quella delle latitudini temperate. Aperta 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana, la chiesa offre ospitalità spirituale a tutti, indipendentemente dalla confessione religiosa. Quaranta nazionalità diverse e alcuni seguaci di religioni non cristiane frequentano la chiesa in cerca di una parentesi per meditare o semplicemente di calore umano, un bene particolarmente prezioso in questa gelida terra. Siv Limstrand si improvvisa psicologa aiutando chi ne ha bisogno ad attraversare crisi esistenziali, che l’attuale clima di incertezza che aleggia sul futuro dell’arcipelago contribuisce ad aumentare. Alcuni si trasferiscono in questa lontana brughiera per sfuggire ai loro mostri interiori, dimenticando che le verità più scomode vengono a galla più potenti che mai di fronte a queste infinite distese di ghiaccio.

ABOUT GUIA BESANA

Self-taught photographer, she currently lives in Barcelona and is a member of Agence VU in Paris, France.

With particular attention to women’s issues, her work is intertwined with social themes and personal experiences and plays around the boundaries of fiction and non-fiction, creating settings and bringing her vision into Fine-Art, portraits and commercial photography.

She first gained recognition with her work Inside Teheran, with which she was a finalist for the Leica Oskar Barnack in 2004 with a slideshow in the arena in Recontres d’Arles. In 2005 she became a member of Anzenberger Agency and joined the gallery in 2013.

Her Fine-Art work is represented by VisionQuesT 4rosso contemporary gallery, Italy, since 2019.

In 2018 Guia Besana is selected as a Lens Culture 35 Photographers to Watch, and in 2019 she wins the Julia Margaret Cameron Award and the AI-AP35 Book selection. Guia Besana has won awards both for her fiction and non- fiction work and is regularly featured in international press and fairs: Los Angeles LADCA, MIFA, MarieClaire International Award, AI-AP, PWP Professional Women Photographers, Prix Leica Oskar Barnack, Amilcare Ponchielli Grin, Charlotte/The Light Factory (USA) – Buenos Aires/Festival De La Luz (Argentina) – Turin/ The Phair, Cortona /Cortona On The Move (ITALY) – Barcelona/ Biennale (Spain). The New York Times, CNN, Le Monde, Huffington Post, Marie Claire, Vanity Fair, Courrier-International, D di Repubblica, Esquire.

Canon Ambassador since 2016.