PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA

PIAZZA DEI SIGNORI

DA GIO A DOM 10.00 – 19.00

romano cagnoni

“Anno Zero. Biafra 1968-1969 “

Location: BIAFRA

Nel 1968 Romano Cagnoni parte da Lisbona su un DC7 carico di munizioni per andare in Biafra con l’intento di documentare un conflitto all’epoca, come lui stesso ha dichiarato: «poco seguito dai giornali perché non vi erano forti interessi politici o economici», e fu grazie alla sua perseveranza nel raccontarlo che l’opinione pubblica cominciò a interessarsi alla situazione. 

Il coraggio e la raffinatezza dell’autore sono gli elementi essenziali di una narrazione entrata nella storia del grande fotogiornalismo internazionale, non solo per la capacità di documentare e di far conoscere al mondo ciò che stava accadendo in questo territorio dell’Africa, ma per aver saputo rendere universale le storie che ha incontrato lungo il suo cammino. 

Reportage toccanti, che vennero pubblicati da Life e da altre testate nel mondo, facendogli ottenere il prestigioso Overseas Press Award. 

Tragiche le immagini dei bambini denutriti, strazianti i volti delle madri disperate e iconica la fotografia dei 150 soldati Igbo nel giorno del reclutamento, fotografia che l’editore del Sunday Times, Harold Evans, ha definito “una potente immagine di guerra e di sacrificio”. 

Fotografo dei conflitti e della condizione umana, ha affermato con convinzione che quanto deve trasparire in una foto sono essenzialmente i sentimenti umani nella loro immediata naturalezza e contraddittorietà. 

In questo senso Cagnoni è stato testimone della guerra e spettatore del dolore, che ha riportato con grande sensibilità. 

ABOUT ROMANO CAGNONI

Romano Cagnoni (Pietrasanta, 1935-2018), è riconosciuto come uno dei fotografi più rappresentativi del XX° secolo. Nel libro Pictures on a Page, Harold Evans, editore del Sunday Times, lo inserì tra i più grandi autori della storia. Trasferitosi a Londra nel 1958, incontra Simon Guttmann, mentore di Robert Capa, con cui nasce un’intensa collaborazione. Fotografa la campagna elettorale di Harold Wilson, i funerali di Winston Churchill. È il primo fotografo occidentale indipendente ad essere ammesso nel Vietnam del Nord durante la guerra, guadagnandosi la copertina di Life Magazine. Segue il conflitto nel Biafra ottenendo il prestigioso Overseas Press Award. 

Tra i numerosi reportage pubblicati sui più importanti magazine del mondo: il Cile di Allende, il ritorno di Peron in Argentina, la ex Jugoslavia, il Medio Oriente. Ha realizzato 50 mostre personali e pubblicato 16 libri.