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cito

“conflitti”

“CONFLITTI”

Location: Libano, Cisgiordania, Striscia di Gaza, Afghanistan, Kuwait, Bosnia, Kossovo e Albania

La mostra ripercorre la carriera del grande fotogiornalista che si interrogherà sul significato stesso della guerra e del conflitto, le sue cause, conseguenze e trasformazioni negli ultimi 40 anni. Gli scatti ripercorrono i passi del fotoreporter, che a soli 30 anni è stato uno dei primi a raggiungere clandestinamente l’Afghanistan occupato, percorrendo a piedi oltre 1200 Km al seguito di vari gruppi di guerriglieri. Da allora ha preso parte ai conflitti in Libano, Cisgiordania, Striscia di Gaza, Afghanistan, Kuwait, Bosnia, Kossovo e Albania.

ABOUT FRANCESCO CITO

Francesco Cito (Napoli, 1949), tra gli unici italiani ad aver vinto ben due Word Press Photo (il più grande riconoscimento internazionale per la fotografia), è stato descritto da Ferdinando Scianna come “il miglior fotogiornalista italiano oggi. Ha l’istinto del fatto, la passione del racconto, la capacità di far passare attraverso le immagini, con forza di sintesi e rigore visivo, l’essenziale delle cose”.

 Dopo aver cominciato a lavorare come fotografo free-lance nel 1975 (lo stesso anno ottiene anche la sua prima copertina per il Sunday Times Magazine), a soli 30 anni è uno dei primi fotoreporter a raggiungere clandestinamente l’Afghanistan occupato, percorrendo a piedi oltre 1200 Km al seguito di vari gruppi di guerriglieri (Mujahiddin). Da allora ha preso parte, a più riprese e come inviato per numerose testate internazionali, ai conflitti in Libano, Cisgiordania, Striscia di Gaza, Afghanistan, Kuwait, Bosnia, Kossovo e Albania. In Italia si è interessato principalmente di fatti di mafia e di camorra.

Dal 1980 ad oggi, oltre ad essere stato ferito sul campo in tre distinte occasioni (due volte dai soldati israeliani ed una dai rivoltosi palestinesi), ha collezionato copertine e pubblicazioni di reportage sulle maggiori testate di quotidiani e periodici nazionali e internazionali: Epoca, l’Europeo, Panorama, L’Espresso, Il Venerdì di Repubblica, Sette-Corriere della Sera, Life, Stern, Die Zeit magazine, Sunday Times magazine, The Observer, The Indipendent magazine, Paris Match, Figaro magazine, e molti altri ancora.