SCUDERIE DI PALAZZO MORONI

VIA DEL MUNICIPIO 1

BIGLIETTERIA

DA GIO A DOM 10.00 – 19.00

gabriele cecconi

“TiàWùK”

Location: KUWAIT

Questa esplorazione visiva è un viaggio su un altro pianeta. Tiàwùk (Kuwait al contrario) è un pianeta situato in una galassia abbastanza vicina a noi, è più piccolo rispetto alla terra e le condizioni ambientali sono estreme, ma sufficientemente adatte alla crescita e all’adattamento della vita umana. Dopo 500 anni di osservazione astronomica, l’umanità per la prima volta è venuta a contatto con un altro pianeta abitato da umani, e questa è la sua documentazione visiva.

Questo pianeta è abitato da 4 milioni di persone e solo il 6% della terra è coltivabile. I veri cittadini sono circa 1 milione, ma gli altri abitanti sono espatriati lì giunti da altri pianeti vicini per lavorare. Secondo le nostre informazioni ancora incomplete, il pianeta è stato recentemente colonizzato e dopo molti anni è stata scoperta una fonte segreta di energia: in pochissimo tempo è diventata una fonte delle ricchezze dell’intero universo.

Una parte della popolazione, quella che ha scoperto da poco la ricchezza economica, secondo le nostre osservazioni soffre di un disturbo psicologico i cui sintomi possono essere individuati in una visione materialista e distopica del mondo circostante. Secondo le teorie di alcuni tra i più importanti psicologi e psichiatri terrestri del XX secolo, sappiamo come il mondo esteriore che plasmiamo e in cui viviamo sia un riflesso del nostro mondo interiore, e sappiamo anche che la mancanza di consapevolezza interiore e l’attaccamento sono le fonti della nostra sofferenza, e proiettano la mente umana nel mondo materiale.

Per molte ragioni, Tiàwùk ci mostra come il materialismo e il capitalismo (l’universo è piccolo) possano distorcere la nostra visione della vita e della realtà che ci circonda. Pensavamo di essere gli unici ad avere questi problemi, ma la scoperta e l’esplorazione di Tiàwùk ci hanno dato il senso dell’universalità del problema. Non siamo soli.

ABOUT GABRIELE CECCONI

Gabriele Cecconi è un fotografo documentarista italiano interessato a questioni culturali, politiche e ambientali. Si avvicina alla fotografia dopo la laurea in giurisprudenza e nel 2015 viene selezionato da Camera Torino e Leica per una masterclass con il fotografo Magnum Alex Webb.

Il suo progetto sull’impatto ambientale della migrazione dei Rohingya nel sud del Bangladesh ha ricevuto numerosi premi internazionali tra cui l’Yves Rocher Photography Award, il POY, l’Andrei Stenin Grand Prix e il LUMIX Sustainability Award, tra gli altri.

Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale in musei, festival e gallerie tra cui l’Hermitage State Museum, la sede delle Nazioni Unite, Photo Vogue Festival ed è stato pubblicato da riviste italiane e internazionali tra cui National Geographic, The Guardian, Internazionale, L’Espresso, Newsweek e Corriere Internazionale.

Parallelamente svolge ricerche sul rapporto tra cultura, potere e rappresentazione e sugli aspetti spirituali e pedagogici delle arti visive.