FRANCESCO FARACI

“ATLANTE UMANO SICILIANO”

Location: Sicilia (Italy)

Atlante Umano Siciliano: una frase di tre parole, ognuna delle quali con un significato preciso, per raccontare 20.000 chilometri percorsi a piedi e con ogni mezzo possibile sulle strade meno battute della Sicilia a formare una mappa di un mondo troppo spesso fermo e troppo spesso, forse, vittima di se stesso, del proprio complesso di essere isola, colpevole, per dirla con Leonardo Sciascia “ di non credere nella forza delle idee”. 20.000 chilometri di terra di confine, selvaggia, nera, fatta di paesi ormai in stato d’abbandono, di strade che non portano da nessuna parte e poi il mare, da cui si va, ma da cui arrivano, con i barconi, i migranti in cerca di un sogno diverso dal futuro a loro prospettato. Il Mediterraneo, dunque, con la sua poesia e le sue storture. Un pugno di fotografia che interrogano per primo l’autore, fotografie quotidiane, misteriche, a cui però non ha una risposta se nel viaggio in sé, fatto di odori e sensazioni, di incontri e di esperienze che si fanno, in ultimo, memoria.

 

ABOUT FRANCESCO FARACI

Francesco Faraci nasce a Palermo nel 1983. Dopo gli studi umanistici in antropologia e sociologia, nel 2013 trova nella fotografia il suo mezzo d’espressione e si forma attraverso le immagini dei grandi fotografi di scuola francese e americana, nel tentativo di rinnovarne il linguaggio. 

Al centro del suo lavoro c’è la sua terra, la Sicilia, che percorre in lungo e in largo e della quale ama descrivere gli incroci culturali e i paradossi esistenziali: nascita e morte, gioia e violenza, la solitudine che si nasconde fra le pieghe della modernità. Riserva uno spazio particolare alle minoranze e ai minori che nascono, crescono e spesso si formano nelle zone disagiate e abbandonate delle città. 

Nel 2016 pubblica il suo primo libro fotografico Malacarne-Kids come first, edito da Crowdbooks a cura di Benedetta Donato, un viaggio di tre anni dentro le estreme periferie di Palermo, che riceve il secondo premio nella sezione libri fotografici al PX3 di Parigi e al MIFA di Mosca. 

Nel 2017 pubblica il suo primo romanzo Nella pelle sbagliata, edito da Leima Edizioni.
Due sue fotografie vengono utilizzate per le copertine dei romanzi di Saviano La paranza dei bambini e Bacio feroce nell’edizione destinata ai Paesi Bassi.
 

Nel 2019 partecipa al tour di Jovanotti “Jova Beach Party” per realizzare un reportage che, partendo dai concerti, potesse offrire una fotografia dell’Italia di oggi. Il lavoro è stato pubblicato da Rizzoli con il titolo Jova Beach Party: Cronache da una nuova era.

Nel 2020 pubblica per Emuse “Atlante Umano Siciliano” il resoconto scritto e fotografico di un viaggio in Sicilia durato tre anni. I suoi lavori sono apparsi su The Guardian, Time Magazine, The Globe and Mail, La Repubblica, L’Espresso, Le Monde, Libération, VICE.

 

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